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INCONTRI DI AC

di ISABELLA ZELONI– Nei giorni del 7 e 8 settembre abbiamo avuto il piacere di accogliere e accompagnare nelle diverse attività un gruppo di soci di AC proveniente dalla Diocesi di Frascati venuto a visitare Viterbo.

Hanno soggiornato presso la foresteria del Monastero di Santa Giacinta, luogo bello e suggestivo, situato proprio nel cuore del centro storico; da lì è stato facile muoversi per fare visita al Duomo e al Palazzo papale, al Museo del Colle del Duomo e al quartiere medievale dove gli amici dell’AC viterbese, in particolare il consigliere Marco Giannini e il socio Giancarlo Bruti, hanno fatto da guida per illustrare le bellezze artistiche e le particolarità di luoghi quali le chiese del Gonfalone, di San Silvestro (conosciuta come chiesa del Gesù) e di Santa Maria Nuova.

Con loro, insieme alla presidente Anna Antognini e a un numeroso gruppo di amici di diverse associazioni parrocchiali di Viterbo, abbiamo partecipato alle attività previste dal programma, sia quelle di spiritualità e formazione, sia quelle di carattere più turistico o di pellegrinaggio.

Momenti forti e molto apprezzati sono stati quelli della lectio sul brano evangelico che sarà il testo guida dell’anno tenuta dall’Assistente spirituale diocesano di AC di Frascati, Don Gianfilippo, della commovente testimonianza di una Sorella Clarissa, Suor Claudia, e della Santa Messa nella chiesa della Verità animata dalla corale parrocchiale.

Non poteva mancare la visita al santuario di S. Rosa dove era ancora presente la nuova Macchina, molto ammirata per la sua bellezza.

Siamo molto lieti per il fatto che anche quest’anno, come del resto era avvenuto nel triennio precedente, siano ripresi questi scambi fraterni con altre diocesi e parrocchie che ci fanno sentire uniti alla grande famiglia dell’Azione Cattolica.

Adultissimi, generatori di fede

adultissimi_1Il 29 maggio, in pellegrinaggio a Roma dal Santo Padre, si è celebrato il culmine di un percorso che quest’anno ha visto protagonisti gli adultissimi di Azione Cattolica di tutte le diocesi italiane, chiamati a mettersi in gioco per essere sempre più partecipi della vita associativa ed essere testimoni “di generazione in generazione”.

Per la nostra diocesi erano presenti le parrocchie di San Clemente di Latera, Corpus Domini di Montefiascone e S. Leonardo Murialdo di Viterbo.

All’arrivo in Piazza San Pietro di papa Francesco c’è stata l’esultanza gioiosa dei partecipanti all’udienza generale. Il Papa, dopo i saluti, ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, cioè del “viaggio del Vangelo nel mondo”. Continua la lettura di Adultissimi, generatori di fede

Insieme per dire no alla mafia

no-mafia

Le Acli di Viterbo, l’Azione Cattolica diocesana, la Caritas viterbese, il Gavac, il movimento dei Focolari di Viterbo e gli scout del Masci e dei gruppi Agesci VT4 e VT5 aderiscono alla manifestazione antimafia promossa dai Sindacati Confederali per venerdì 15 febbraio con inizio alle 18.30 a piazza della Rocca.
Come realtà calate nella comunità civile ed ecclesiale, sentiamo nostro dovere ribadire l’impegno a contrastare fenomeni criminali che, per citare papa Francesco, si dimostrano espressioni di una cultura di morte, da osteggiare e da combattere.

Al contempo, invitiamo tutte le componenti sociali e politiche a interrogarsi sulle ragioni che hanno permesso l’insediarsi sul nostro territorio di un’organizzazione di stampo mafioso. Casi del genere avvengono, ricorda il Papa, “sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, trovando un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti”.

Sostenere percorsi di difesa della legalità, aumentare le azioni di lotta alla povertà, creare reti solidali capaci di alleviare situazioni di disperazione e di degrado: tutti come cittadini possiamo dare il nostro contributo in ambiti e luoghi diversi, tenendo come punto di riferimento il bene comune e il netto e inequivoco rifiuto di ogni sopraffazione e violenza.

L’operazione “Erostato”, condotta dai Carabinieri e dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha condotto all’arresto di 13 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. È la prima volta che tale reato viene contestato a Viterbo, ha ricordato il comandante provinciale dell’Arma. Adoperiamoci tutti affinché non si verifichino le condizioni perché possa accadere di nuovo!

Un pomeriggio in amicizia a Santa Rosa

SantaRosa1Bello il pomeriggio trascorso dal gruppo di AC di S. Maria della Grotticella il 21 Gennaio insieme alle suore del monastero di S. Rosa. Bello per più motivi.

Innanzitutto perché è stata un’occasione di preghiera: nel coro adiacente all’abside della Chiesa, illuminato dalla vetrata con le immagini della Madonna , S. Chiara e S. Francesco abbiamo affidato a S. Rosa le nostre preghiere per la pace, per l’ unità dei cristiani, per le persone colpite dal terremoto, per le nostre comunità parrocchiali e diocesana, per le persone sole e sofferenti…

Don Mariano Pelliccioni, che guidava l’incontro, ha sottolineato il contributo fondamentale di S. Rosa alla vita civile della Viterbo del suo tempo ed ha richiamato Mario Fani che proprio pregando in questa Chiesa ebbe l’ispirazione di fondare la Società della Gioventù Cattolica Italiana, l’embrione dell’Azione Cattolica.

SantaRosa2La visita è stata anche l’opportunità di scoprire un luogo ricco di storia, che per l’opera sapiente e paziente delle Suore Alcantarine sta riprendendo pian piano la sua fisionomia; abbiamo potuto ammirare la sala capitolare, il refettorio del ‘600, la sala del ‘400, la cella di Armida Barelli, l’antico accesso alla Chiesa… Molto è già restaurato , molto è ancora da sistemare in vista di un percorso museale, una zona di accoglienza, un percorso di visita che renda chiaro lo sviluppo del complesso nel corso dei secoli.

SantaRosa4Ma è stata anche una possibilità di conoscenza e di amicizia: abbiamo scoperto la vita di Suor Francesca e delle sue quattro consorelle tutte dedite alla cura del Santuario ma aperte alle esperienze della Chiesa locale, accoglienti e disponibili; interessanti gli incontri sul Francescanesimo “Sulle tracce di Francesco” che si svolgono ogni ultimo lunedì del mese, nella Sala del Pellegrino, alle 20.30.

Questa esperienza è stata perciò un bell’inizio per quest’anno che come gruppo vogliamo dedicare alla cultura dell’incontro, tanto cara a papa Francesco.

Grazie a tutti i presenti che hanno reso bello questo incontro; senza dimenticare quelli che non potevano essere con noi perché malati o accanto ad un malato: erano nei nostri cuori.

Maria Cristina

PER SAPERNE DI PIÙ

SantaRosa3Le suore francescane alcantarine sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.F.Alc.

La congregazione venne fondata a Castellammare di Stabia il 19 giugno 1869 dal sacerdote italiano Vincenzo Gargiulo (18341895) insieme alla terziaria francescana Maria Luigia Russo (18301891), in religione suor Maria Agnese dell’Immacolata.

Le prime sei aspiranti iniziarono a condurre vita comune il 17 settembre del 1870: il 14 settembre 1874 l’istituto venne aggregato all’Ordine dei frati minori alcantarini e, dopo l’approvazione diocesana del vescovo Francesco Saverio Petagna (17 ottobre 1874), ci fu la vestizione delle prime dodici suore.

La congregazione ottenne il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio con il decreto di lode del 10 settembre 1894 e venne approvata definitivamente dalla Santa Sede il 14 gennaio 1903.

Lo scopo iniziale delle suore francescane alcantarine era l’istruzione delle fanciulle povere, specialmente delle orfane: oggi all’attività educativa uniscono la catechesi, le opere parrocchiali, l’animazione di strada; operano anche all’interno di centri d’ascolto, case famiglia e centri diurni.[

Oltre che in Italia, sono presenti in Albania, Brasile, Ciad, Nicaragua e Spagna.

La sede generalizia dell’istituto è presso la fraternità Stella Matutina di Roma.

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 475 religiose in 61 case.