Costruire una città fatta di Pace. Questo il senso della Festa della Pace organizzata dall’Azione Cattolica dei Ragazzi lo scorso 12 febbraio e che ha visto la partecipazione dei gruppi A.C.R. di Arlena e delle parrocchie del Sacro Cuore e di Sant’Angelo in Spatha di Viterbo.
La giornata, luminosa e soleggiata, è iniziata al Santuario di Santa Rosa a Viterbo, grazie anche all’accoglienza sempre disponibile delle suore Alcantarine. Qui i ragazzi, dopo la preghiera iniziale guidata da don Pier Paolo, hanno potuto riflettere sul brano biblico su cui quest’anno si concentra il cammino dell’Associazione: il Vangelo delle beatitudini, ovviamente a misura di bambino!
Divisi in gruppi i partecipanti hanno rappresentato e disegnato le beatitudini come le vedono loro: se ci si prende cura gli uni degli altri, impegnandosi a portare un sorriso a chi è nel bisogno, allora saremo beati anche noi, perché il Signore può trasformare il lamento in danza.
La mattinata è poi proseguita con la marcia della pace lungo le strade del centro di Viterbo fino all’oratorio di Santa Maria della Verità; attraverso gli slogan e i bans i ragazzi hanno capito che la pace inizia da loro e che Dio può soltanto indicarci la via ed accompagnarci.
Il progetto di Pace 2017 dell’Azione Cattolica si chiama Costruiamo la Pace e intende richiamare l’attenzione alla cura dell’altro e all’importanza di non lasciare indietro nessuno nella costruzione di un mondo più bello che può essere ancora casa per tutti e per ciascuno. Proprio per questo nel pomeriggio è stato chiesto ai ragazzi di costruire realmente con del materiale cartaceo di recupero (senza sprechi inutili!) il proprio quartiere della Città della Pace.
La festa si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa, alla quale hanno preso parte anche i genitori dei ragazzi, che hanno potuto avere un breve assaggio delle esperienze maturate dai propri figli. In particolare, come ha ricordato nell’omelia don Pier Paolo, per fare la pace c’è bisogno degli altri, non si fa da soli. E anche le occasioni di discordia possono essere l’occasione per ricominciare daccapo a costruire una fratellanza nuova.
Un grazie di cuore dall’equipe diocesana va a tutti i ragazzi, gli educatori e i genitori che hanno voluto partecipare e che hanno reso questa giornata speciale.
Chiara Pasquini
responsabile diocesana ACR