Un Primo maggio dal forte senso associativo e di comunione quello vissuto grazie ai primi due gruppi che hanno colto l’invito a respirare l’aria di casa per tutta l’Azione Cattolica lì dove riposano Mario Fani e Santa Rosa. Reduci dalle festose fatiche del giorno prima in Piazza San Pietro, abbiamo cercato di trasmettere il senso dell’accoglienza nella vera gioia. E nella gratitudine di chi riscopre negli occhi degli altri la forza delle radici su cui costruisce il servizio alla Chiesa e al mondo. Continua la lettura di #AC150: i primi pellegrini vengono dalla Lombardia!
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Da Cafarnao a oggi: #FuturoPresente!
Una giornata messianica: è quella vissuta da Gesù a Cafarnao, nel cap. 1 del Vangelo di Marco; è quella che attende ogni cristiano quotidianamente; e pure è stata quella vissuta a Bagnoregio lo scorso 12 marzo, occasione di un ritiro quaresimale per il Consiglio Diocesano e i Consigli Parrocchiali della nostra Azione Cattolica.
A guidare la riflessione è stato don Alfredo Tedesco, Assistente Acr della diocesi di Roma. Che ci ha aiutato a inquadrare come nelle diverse realtà (nella Chiesa, in famiglia, nel mondo) ci siano tante tentazioni, tante sfide che la presenza del demonio ci pone davanti; ma soprattuto c’è la presenza del Signore che aiuta a superare ogni prova, a santificare il tempo che ci è donato. La preghiera è la chiave per mettere ordine alla nostra agenda, alle cose che sono importanti, a trascinarci sulla porta per accogliere e testimoniare il Regno di Dio all’umanità in cerca di una speranza per vivere.
Qui la traccia preparata don Alfredo
EXTRA: Dalla traccia del ritiro alla proposta di un incontro formativo di gruppo sulla giornata di Gesù
Nella nube luminosa che è la nostra fede – come ci suggerisce il Vangelo domenicale, quello della Trasfigurazione – il nostro faro fendinebbia è Gesù, ci ha ricordato don Alfredo. Lui ci indica la strada, lui ci dà la sicurezza di stare sul giusto cammino che ci fa “figli prediletti” di cui il Padre è orgoglioso.
Dopo il lauto pranzo preparato dalle suore di casa Emmaus, il pomeriggio è stato il momento per una riunione del Consiglio Diocesano allargato ai Presidenti Parrocchiali. Tra le varie incombenze, una davvero cruciale: cominciare a imparare l’inno di #FuturoPresente, l’incontro nazionale dell’Azione Cattolica Italiana con Papa Francesco il 29 aprile in piazza San Pietro. Ecco i primi tentativi…
Il 29 aprile darà il via ai festeggiamenti per i nostri primi 150 anni! Un Giubileo Associativo che passerà inevitabilmente da Viterbo, dove l’avventura dell’AC con Mario Fani è iniziata. Tutte le diocesi d’Italia saranno invitate a venirci a trovare, per pregare e fare festa insieme. Ecco allora che il progetto “150 AC” vorrà la collaborazione di tutte le nostre parrocchie, dei soci e dei simpatizzanti di AC: tutti coinvolti per accogliere i nostri fratelli pellegrini. Attendiamo le vostre disponibilità all’indirizzo p.vito2000@gmail.com
Infine il lavoro si è concentrato sulle indicazioni pastorali del vescovo: in tre laboratori ci siamo confrontati sulle periferie esistenziali, gli adulti, la vita delle parrocchie. Il frutto verrà elaborato dalla Presidenza diocesana e proposto al vescovo Lino come frutto del nostro discernimento.
Benvenuta, Carla (e buon cammino a tutti!)
L’Azione Cattolica della diocesi di Viterbo ha una nuova Presidente. Per l’incarico di guida della più antica aggregazione laicale (nata proprio nella nostra diocesi) il vescovo mons. Lino Fumagalli, su indicazione del Consiglio diocesano dell’Associazione, ha designato la professoressa Carla Maria Rosa Lamanna, 39 anni, della parrocchia di Santa Maria della Verità di Viterbo.
Nata a Catanzaro ma trapiantata a Viterbo da oltre un decennio, Carla è già stata Vicepresidente diocesano per il Settore Giovani negli anni 1998-2002 nella diocesi di origine e membro della Presidenza diocesana viterbese nei trienni passati. Con queste parole ha accolto l’incarico affidatole:
“È inutile dire che si affastellano una moltitudine di sentimenti dentro di me e non nego un velo di preoccupazione per una responsabilità che deve convivere con diverse fragilità e precarietà della mia esistenza. Tuttavia il Salmo 52 ci dice che “Dio si china sui figli dell’uomo”, dona ad essi la pace del cuore e la speranza; e tutto ciò mi sembra già un’ottima premessa per iniziare!”.
Il cammino che attende l’Associazione sarà certo di grande impegno e avrà per punto di riferimento il 150° anniversario della fondazione dell’Azione Cattolica Italiana, nata grazie all’impulso di un viterbese, Mario Fani, tra il 1867 e il 1868. Sarà quindi un periodo in cui la vita ordinaria dell’AC diocesana si mescolerà allo straordinario dei pellegrinaggi che vedranno convergere al Santuario di Santa Rosa (patrona dell’Azione Cattolica) gruppi provenienti da tutta Italia. Occasione, questa, per riscoprire la novità insita nelle radici di una esperienza laicale che resta la più longeva e articolata nella vita della Chiesa; e che vuole mettersi sempre più al servizio di uomini, donne e bambini del nostro tempo, con lo stile gioioso, missionario e misericordioso delineato dal pontificato di Francesco.
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IN CAMMINO PER… FARE NUOVE TUTTE LE COSE / 3
Dopo quelli dedicati a giustizia e misericordia e a lavoro e povertà, ancora un contributo in vista dell’appuntamento del 22 ottobre, quando saranno con noi Marco Tarquinio (direttore del quotidiano Avvenire) e Rita Visini (Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio).
Uno dei temi che affronteremo nel corso del pomeriggio alla chiesa di Sant’Egidio al Corso sarà certo quello della famiglia, un ambito cruciale non solo per i cristiani, ma per la definizione di una comune antropologia umana.
Ci aiutano a riflettere su questo versante (che tocca anche aspetti di quella “emergenza educativa” più volte sottolineata da papa Benedetto XVI) Stefano Aviani e Letizia Perugini, sposi da lunghi anni impegnati nell’opera del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la Vita.
Il dono rubato
“Io voglio una famiglia dove c’è qualcuno che ti aspetta ed è lì per te, voglio qualcuno di cui non devi avere paura che un giorno ti lasci sola, voglio la sicurezza che i miei figli non siano abbandonati e che saranno sempre amati”. Così una ragazza di 17 anni, famiglia divisa e nessun particolare percorso ecclesiale. Un lavoro svolto a scuola che diventa una contestazione forte, la rappresentazione di un desiderio insopprimibile e la denuncia di una solitudine che accomuna tanti ragazzi cui troppo spesso si chiede di farsene una ragione, magari con l’aiuto dello psicologo. C’è un buco nel cuore dei giovani che nasce da dentro la vita degli adulti ed è ignorato dalle istituzioni e dai media. Non si creda però che riguardi solo loro: è la ferita di un’intera società che sembra aver smarrito il senso della propria responsabilità educativa e vede nei giovani non una speranza, ma un problema. Una civiltà che, schiacciata sul presente, sembra quasi priva di ricordi e di sogni, senza più un presentimento del futuro. Un filo si è spezzato… Continua la lettura di IN CAMMINO PER… FARE NUOVE TUTTE LE COSE / 3
IN CAMMINO PER… FARE NUOVE TUTTE LE COSE / 2
Fare nuove tutte le cose: un impegno per ogni cristiano e che, come Azione Cattolica diocesana, inizieremo a declinare con il pomeriggio di riflessione animato dagli interventi del direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio e dell’Assessore ai Servizi Sociali del Lazio Rita Visini, senza dimenticare il contributo che ci fornirà la Caritas diocesana. Tutti insieme ci aiuteranno a declinare le sfide di questi tempi per capire in cosa consista e come spendere (per la Chiesa e il mondo) la novità cristiana.
Per questo ci piacerebbe che il convegno di sabato 22 ottobre alla chiesa di Sant’Egidio al Corso non sia un mero appuntamento associativo, ma che si apra a tutte le altre componenti ecclesiali e del territorio. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni rappresentanti del mondo ecclesiale una serie di articoli che punteggeranno il percorso verso l’Assemblea e porranno alla nostra attenzione alcuni temi forti. Il secondo contributo (qui trovate il primo) ce lo regala Sanzio Patacchini, presidente delle Acli della provincia di Viterbo, attirando la nostra attenzione su sfide cruciali come lavoro, economia e povertà.
L’umanesimo cristiano, antidoto alla crisi
Più attenzione all’uomo: questo deve essere il tema e la sfida che ogni cristiano deve portare avanti nel terzo millennio per disegnare scenari nuovi.
L’uomo del mondo globalizzato è passato ad un nuovo individualismo, l’impegno politico è sottomesso al dominio dei processi economici e finanziari. L’attività politica si stempera in una serie di leggi, trattati, accordi internazionali che servono a reggere, e nello stesso tempo a nascondere, il quadro mondiale imposto dagli interessi economici, tutti tesi alla ridefinizione dell’attuale stato sociale mediante una differenziazione netta tra pochi ricchi e molti poveri.
Cosa può fare il cristiano per contrastare ciò, al di là di proclami che rimangono sulla carta? Egli è chiamato al concreto, all’impegno diretto a non nascondersi dietro un generico che posso farci? Continua la lettura di IN CAMMINO PER… FARE NUOVE TUTTE LE COSE / 2