Due proposte per postcomunione e postcresima elaborate da Azione Cattolica e Ufficio Catechistico
“E ora che si fa?”
È per provare a rispondere a questa domanda che sono nati “Io ci sto!” e “Una marcia in più”: due agili sussidi ideati da Azione Cattolica e Ufficio Catechistico diocesano per venire incontro alle esigenze delle parrocchie nella proposta ai ragazzi che hanno terminato rispettivamente il cammino di iniziazione sacramentale alla comunione e alla cresima.
È questo infatti un momento cruciale, in cui può crearsi un vuoto nella formazione dei bambini e dei giovanissimi. Occorre comprendere e far comprendere che, una volta celebrati i sacramenti, il percorso di crescita dei ragazzi continua ed è lì che occorre far sperimentare loro la compagnia di una Chiesa a loro misura, gioiosa di ascoltare e prendersi cura delle aspettative e delle domande che si portano nel cuore, accompagnandoli a comprendere quali doni grandi siano aver ricevuto il sostegno del Corpo di Cristo e il conforto dello Spirito Santo.
Dinamica chiave è quella di interagire con i destinatari della proposta calibrando le dinamiche formative sui loro interessi e i linguaggi da usare su quelli della loro quotidianità.
Andiamo a vedere i testi nello specifico…
Io ci sto! si rivolge agli educatori che seguono gruppi di ragazzi che hanno appena celebrato il sacramento della comunione. Obiettivo dell’itinerario proposto: conoscere se stessi e i propri talenti per realizzare il proprio progetto di vita.
La proposta si articola in 4 tappe:
I tappa Identità. Che strumento sono?
II tappa Di cosa sono capace? quali doni ho ricevuto? A cosa servo?
III tappa: Come mi vedono gli altri?
IV tappa: Come mi vede Dio? (Questo incontro sarà dedicato alla riscoperta del Battesimo).
L’itinerario proposto ha tre dimensioni: catechetica, liturgica e caritativo-missionaria.
- Nell’itinerario di catechesi trova un posto fondamentale l’incontro con la Parola di Dio, vissuto attraverso la celebrazione e la preghiera, e la scoperta/riscoperta dei Sacramenti.
- L’Itinerario liturgico vuole fornire ai fanciulli occasioni di iniziazione e introduzione alla Liturgia: attraverso di essa infatti il ragazzo è chiamato a partecipare al respiro vitale della Chiesa e a farsi condurre per mano dallo Spirito che è il Vero Educatore.
- La Carità-Missione dà spessore e concretezza al cammino cristiano: rendere ragione della speranza che è in noi attraverso gesti concreti di attenzione agli altri non è un optional… anche un bambino può farsi missionario nel proprio ambiente di vita.
Una marcia in più è invece pensato per aiutare gli educatori alle prese con un gruppo di adolescenti post-cresima. L’idea è quella di far maturare nei giovanissimi nuovi sguardi sulla Chiesa attraverso 5 atteggiamenti:
ACCOMPAGNAMENTO – ogni ragazzo deve sentire che non è solo, ma in cammino con qualcuno che tiene a lui.
APPARTENENZA – da qui maturerà il senso di comunità, la consapevolezza di essere parte della Chiesa.
SEQUELA – cosa lo rende parte della comunità parrocchiale? L’incontro con Gesù Cristo, che ci ha fatto conoscere l’amore del Padre e ci sostiene attraverso lo Spirito.
PREGHIERA – sentire il Signore sempre più vicino porterà a creare quell’intimità con lui che è la chiave di un dialogo sincero e quotidiano, come tra amici.
SERVIZIO – la gioia sperimentata nella fraternità del gruppo e nell’incontro con Gesù giungerà alla piena consapevolezza attraverso esperienze concrete in cui testimoniare la fede, la speranza e la carità.
Ci sono poi delle tracce per realizzare una serie di incontri articolati secondo tre moduli: Famiglia, Affettività e Scuola. Sono tre moduli intercambiabili, tra cui l’educatore può scegliere il percorso più adatto ai ragazzi del suo gruppo e declinarlo come meglio crede.
Ognuno dei due sussidi prevede materiali per la preghiera per realizzare dei momenti forti in cui è fortemente auspicata (per non dire essenziale) la presenza del parroco.
Cosa più importante, i due sussidi vogliono essere una proposta aperta, pronta ad essere arricchita da consigli, suggerimenti, perplessità di quanti si troveranno a utilizzarla sul campo. Per questo è importante tenere aperto un canale di comunicazione. Chiunque volesse richiedere informazioni, indicare aggiornamenti o sapere come riceverlo (se già non lo avesse preso nei convegni zonali del mese di Ottobre) può scrivere a
p.********@gm***.com
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