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Insieme per dire no alla mafia

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Le Acli di Viterbo, l’Azione Cattolica diocesana, la Caritas viterbese, il Gavac, il movimento dei Focolari di Viterbo e gli scout del Masci e dei gruppi Agesci VT4 e VT5 aderiscono alla manifestazione antimafia promossa dai Sindacati Confederali per venerdì 15 febbraio con inizio alle 18.30 a piazza della Rocca.
Come realtà calate nella comunità civile ed ecclesiale, sentiamo nostro dovere ribadire l’impegno a contrastare fenomeni criminali che, per citare papa Francesco, si dimostrano espressioni di una cultura di morte, da osteggiare e da combattere.

Al contempo, invitiamo tutte le componenti sociali e politiche a interrogarsi sulle ragioni che hanno permesso l’insediarsi sul nostro territorio di un’organizzazione di stampo mafioso. Casi del genere avvengono, ricorda il Papa, “sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, trovando un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti”.

Sostenere percorsi di difesa della legalità, aumentare le azioni di lotta alla povertà, creare reti solidali capaci di alleviare situazioni di disperazione e di degrado: tutti come cittadini possiamo dare il nostro contributo in ambiti e luoghi diversi, tenendo come punto di riferimento il bene comune e il netto e inequivoco rifiuto di ogni sopraffazione e violenza.

L’operazione “Erostato”, condotta dai Carabinieri e dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha condotto all’arresto di 13 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. È la prima volta che tale reato viene contestato a Viterbo, ha ricordato il comandante provinciale dell’Arma. Adoperiamoci tutti affinché non si verifichino le condizioni perché possa accadere di nuovo!

Un pomeriggio in amicizia a Santa Rosa

SantaRosa1Bello il pomeriggio trascorso dal gruppo di AC di S. Maria della Grotticella il 21 Gennaio insieme alle suore del monastero di S. Rosa. Bello per più motivi.

Innanzitutto perché è stata un’occasione di preghiera: nel coro adiacente all’abside della Chiesa, illuminato dalla vetrata con le immagini della Madonna , S. Chiara e S. Francesco abbiamo affidato a S. Rosa le nostre preghiere per la pace, per l’ unità dei cristiani, per le persone colpite dal terremoto, per le nostre comunità parrocchiali e diocesana, per le persone sole e sofferenti…

Don Mariano Pelliccioni, che guidava l’incontro, ha sottolineato il contributo fondamentale di S. Rosa alla vita civile della Viterbo del suo tempo ed ha richiamato Mario Fani che proprio pregando in questa Chiesa ebbe l’ispirazione di fondare la Società della Gioventù Cattolica Italiana, l’embrione dell’Azione Cattolica.

SantaRosa2La visita è stata anche l’opportunità di scoprire un luogo ricco di storia, che per l’opera sapiente e paziente delle Suore Alcantarine sta riprendendo pian piano la sua fisionomia; abbiamo potuto ammirare la sala capitolare, il refettorio del ‘600, la sala del ‘400, la cella di Armida Barelli, l’antico accesso alla Chiesa… Molto è già restaurato , molto è ancora da sistemare in vista di un percorso museale, una zona di accoglienza, un percorso di visita che renda chiaro lo sviluppo del complesso nel corso dei secoli.

SantaRosa4Ma è stata anche una possibilità di conoscenza e di amicizia: abbiamo scoperto la vita di Suor Francesca e delle sue quattro consorelle tutte dedite alla cura del Santuario ma aperte alle esperienze della Chiesa locale, accoglienti e disponibili; interessanti gli incontri sul Francescanesimo “Sulle tracce di Francesco” che si svolgono ogni ultimo lunedì del mese, nella Sala del Pellegrino, alle 20.30.

Questa esperienza è stata perciò un bell’inizio per quest’anno che come gruppo vogliamo dedicare alla cultura dell’incontro, tanto cara a papa Francesco.

Grazie a tutti i presenti che hanno reso bello questo incontro; senza dimenticare quelli che non potevano essere con noi perché malati o accanto ad un malato: erano nei nostri cuori.

Maria Cristina

PER SAPERNE DI PIÙ

SantaRosa3Le suore francescane alcantarine sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.F.Alc.

La congregazione venne fondata a Castellammare di Stabia il 19 giugno 1869 dal sacerdote italiano Vincenzo Gargiulo (18341895) insieme alla terziaria francescana Maria Luigia Russo (18301891), in religione suor Maria Agnese dell’Immacolata.

Le prime sei aspiranti iniziarono a condurre vita comune il 17 settembre del 1870: il 14 settembre 1874 l’istituto venne aggregato all’Ordine dei frati minori alcantarini e, dopo l’approvazione diocesana del vescovo Francesco Saverio Petagna (17 ottobre 1874), ci fu la vestizione delle prime dodici suore.

La congregazione ottenne il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio con il decreto di lode del 10 settembre 1894 e venne approvata definitivamente dalla Santa Sede il 14 gennaio 1903.

Lo scopo iniziale delle suore francescane alcantarine era l’istruzione delle fanciulle povere, specialmente delle orfane: oggi all’attività educativa uniscono la catechesi, le opere parrocchiali, l’animazione di strada; operano anche all’interno di centri d’ascolto, case famiglia e centri diurni.[

Oltre che in Italia, sono presenti in Albania, Brasile, Ciad, Nicaragua e Spagna.

La sede generalizia dell’istituto è presso la fraternità Stella Matutina di Roma.

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 475 religiose in 61 case.

L’armonia dell’AC

172c1f9a-f2bd-4e9a-927d-683213bf6974Giovedì 2 giugno ore 9.30. L’Oratorio di Capodimonte si anima per la presenza di più di quaranta soci di Ac di tredici parrocchie della nostra Diocesi convenuti per l’incontro conclusivo dell’anno sul tema “È più bello insieme!”

Dolci e bibite sono sul tavolo centrale per offrire un po’ di calore e riscaldare la giornata piovosa e fredda.

La preghiera iniziale è un’invocazione allo Spirito perché ci riveli ciò che è effimero e ciò che è eterno e ci trasformi in realtà di comunione. Il Vangelo non cessa di essere buona notizia finché non è annunciato a tutti e finché non unisce tutti gli uomini alla mensa del Regno. Il tutto è superiore alla parte! Insieme è più bello! Continua la lettura di L’armonia dell’AC

Una settimana tutta da vivere

Msac_SFSSono giorni ricchi di appuntamenti e di opportunità quelli che ci attendono prossimamente…

Si comincia questo sabato, quando dopo quasi vent’anni un gruppo di giovanissimi della nostra diocesi tornerà a riunirsi nel segno del Movimento Studenti di Azione Cattolica. Questo grazie all’impegno di Maria Chiara e Alberto, tornati entusiasti dopo la partecipazione alla Scuola di Formazione Studentesca, l’appuntamento nazionale del Msac dello scorso mese. Per quanti fossero interessati il primo incontro con l’incaricata Msac regionale Roberta è fissato per le 15.30 di sabato 9 aprile presso il nostro centro diocesano in via Santa Maria in Volturno 10 a Viterbo.

Con l’inizio della nuova settimana celebreremo un momento che raduna le Ac parrocchiali del nord ovest della diocesi da diversi anni: la festCapodimontea della Madonna delle Grazie a Capodimonte. Ci troveremo lunedì 11 aprile, presso la chiesa parrocchiale Capodimonte: alle 16.30 ci sarà la recita del rosario, e alle 17 la Santa Messa; poi presso l’oratorio un saluto fraterno e la condivisione conviviale, per rinfrancare il corpo e lo spirito!

locandina FVGSpazio allo spettacolo giovedì 14 aprile: sbarca a Viterbo il “Forza Venite Gente” realizzato dall’AC di Tuscania. Una compagnia giovane ma di grande talento porterà in scena alle ore 21 alla palestra della Verità (piazza Vittorio Veneto) il musical di Michele Paulicelli e Marco Castellacci su San Francesco. Vi aspettiamo numerosi per applaudire la passione di questi attori e cantanti che abbiamo già visto all’opera l’8 dicembre 2014 e conosciamo quindi il loro valore…

incontro regionale Emilia Romagna AcInfine, sabato 16 e domenica 17 aprile due giornate molto importanti: l’AC del Lazio incontra la Presidenza Nazionale. Il primo giorno ad Anagni (Fr)  si riuniranno le presidenze diocesane, nel secondo si aggregheranno i presidenti parrocchiali. Sarà un’occasione per ridirci la bellezza del nostro essere associazione, di affrontare i nodi problematici, di cercare strade sempre nuove per rinvigorire l’esperienza associativa. A tutti chiediamo una preghiera speciale per accompagnare quanti saranno impegnati in questa circostanza.

Una giornata di amicizia associativa

Ritiro_1Davvero un momento di grazia quello vissuto domenica 21 alla Piccola Opera di Vitorchiano. Il ritiro quaresimale organizzato dall’AC della parrocchia del Murialdo ha convogliato una settantina di presenze non solo dalla zona di Viterbo, ma da tutta la diocesi: da Blera a Latera, da Ischia a Montefiascone.

La riflessione di padre Carmine De Filippis, francescano cappucino, è iniziata dall’affermazione che la misericordia di Dio è un mistero abissale ed è la nostra salvezza. Gesù è il volto della misericordia come dice la bolla di indizione dell’anno Santo, Misericordiae Vultus. Dio ha per Gesù un amore di compiacenza, per noi ha invece un amore di misericordia, di recupero. Anche se con i nostri peccati provochiamo la morte di Gesù, Dio non ci abbandona perché ha il tenerissimo desiderio di recuperare tutti e di farci partecipi della sua eternità. La nostra natura non sa prevedere la necessità del perdono che discende dal mistero di Dio stesso. Fatichiamo a convincerci di aver bisogno del perdono; bisogna che qualcuno tolga il peccato dalla polpa più intima del nostro essere; come i santi che sono Vangelo vissuto.
Siamo chiamati ad andare oltre il fare, oltre il moralismo. Solo Dio può sciogliere il mio peccato e lo fa come medico, come il padre misericordioso che vide, ebbe compassione, corse incontro, abbracciò e baciò il figlio. Questi sono i cinque verbi della nuova cultura umana.

Segue il tempo del deserto, che molti presenti trasformano in tempo dell’incontro: tanto che qualcuno la sera dirà che ci si è lasciati prendere dalla gioia di rivedere amici lontani da tempo. Un bel segno di fraternità, questo!

Durante la celebrazione eucaristica, p. Carmine si è soffermato sulla prima lettura, sulla fondamentale alleanza che Dio stringe con Abram; spiegando che era un rito normale per stabilire accordi: si dividevano in due le vittime e si passava in mezzo per dire: succeda a me quello che è successo a questi animali se non resto fedele all’impegno. Ora è Dio che passa in mezzo, che giura fedeltà, mentre Abramo è nel torpore. Dio rimane fedele al suo impegno con noi ed è la nostra luce – come recitato nel salmo 26 – e ci indica Gesù, il figlio eletto dicendoci di ascoltarlo.

Ritiro_3Dopo il pranzo – che soddisfa tutti i palati – uno spazio più associativo in cui le varie parrocchie hanno raccontato come stanno camminando: tra momenti di preghiera, di catechesi, di approfondimento sui documenti del Papa. Tutti si sono detti preoccupati della mancanza di giovani. Don Ignazio ha rassicurato dicendo che per aderire all’ACI è necessario avere una certa maturità ed una voglia di approfondire che non sempre è possibile in età più giovane per cui non mancheranno mai persone che si avvicineranno a questa esperienza anche perché nelle parrocchie l’Ac gode di buona considerazione viste anche le tante persone in difficoltà che si rivolgono alle persone di Ac.

Tra le esperienze sottolineate, quella della parrocchia della Grotticella, dell’incontro con le coppie giovani: nella serata dell’ultimo sabato del mese tante belle persone si radunano per riflettere su un brano del Vangelo. L’esperienza potrebbe essere riproposta in ogni parrocchia per non lasciare sole le coppie impegnate nel faticoso compito educativo, tenendo coto che questo è un percorso che si costruisce nel tempo, accostando i giovani fidanzati e i genitori che chiedono i sacramenti per i figli.

Un veloce sguardo ai prossimi appuntamenti, come il Festival Jubilate che vedrà l’Ac diocesana direttamente impegnata negli appuntamenti del 3- 5 -12 e 13 Marzo. E poi l’importante invito del 16 Aprile ad Anagni, quando i presidenti parrocchiali potranno incontrare la presidenza Nazionale per condividere gioie e fatiche del cammino ecclesiale.

E infine gli altri appuntamenti di Capodimonte (per la Madonna delle Grazie ) e di Montefiascone ( per la festa di S. Pancrazio), oltre all’incontro finale unitario del 2 Giugno che si svolgerà a Capodimonte. Un tema ipotizzato potrebbe essere “Portati dallo Spirito”, sulla scorta di EG 33. Ma soprattutto l’impegno è a farne una bella occasione di condivisione.

Alla fine di questa giornata ci si è salutati con i volti felici: abbiamo coltivato antiche amicizie, abbiamo stretto nuove relazioni, ci siamo raccontati gli sforzi, i successi e le fatiche, ci siamo guardati negli occhi e d’ora in poi sappiamo che ci siamo, gli uni con gli altri, gli uni per gli altri. E’ l’amicizia associativa!