Si narra che un giovane pastore, mentre era alla ricerca di alcuni agnelli del suo gregge, vide in prossimità di una rupe una bellissima donna che allattava un bambino circondata da gigli fioriti di fresco. La misteriosa figura, dopo aver indicato al pastore gli agnelli smarriti, rivelò di essere la Madre di Cristo e chiese che su quello stesso luogo si erigesse un santuario a lei dedicato, dove essere invocata con il titolo di Madonna del Giglio. Il santuario, eretto nel sec XV ed ampliato nel tempo, è stato restaurato recentemente con il contributo dei cittadini e dell’amministrazione comunale e ha accolto, con tutta la sua suggestiva bellezza, la celebrazione delle attività dell’anno pastorale dell’Azione Cattolica di Ischia di Castro. L’esterno è curatissimo; all’interno lo sguardo si sofferma subito sull’immagine dolcissima della Madonna che allatta e tiene in mano un giglio; l’altare è pieno di fiori a dimostrazione di quanto questo santuario sia caro agli abitanti di Ischia.
Man mano il santuario si popola di tante presenze: il Sindaco Salvatore Serra, l’assessore Sabrina Quintili, le socie di Ac di Ischia con familiari ed amici, una delegazione dell’Ac di Latera e di Capodimonte. Presente anche il Presidente diocesano dell’Ac, Pierluigi Vito, per esprimere l’amicizia associativa che lega tra loro le varie esperienze parrocchiali. C’è il parroco don Rossano e c’è don Tito, assistente diocesano degli adulti di Ac e colonna storica del gruppo di Ischia.
C’è un clima gioioso di festa che nasce dal piacere di incontrarsi.
Durante la celebrazione eucaristica don Rossano si sofferma, tra l’altro, sull’episodio evangelico della guarigione del cieco Bartimeo che, sollevato dall’emarginazione e riacquistata la vista per opera di Gesù, si mette a seguirlo e non distacca più il suo sguardo da lui. Oggi il mondo ascolta poco ma vede tanto: dobbiamo far vedere come sappiamo portare nella comunità la carica educativa del Vangelo, segno di comunione e di unità.
La celebrazione procede in un clima di grande partecipazione espressa dai canti , tratti spesso dal repertorio locale mentre la preghiera dei fedeli si allarga ai problemi del mondo intero.
Al termine i saluti: don Tito ricorda che quando era piccolo la giornata iniziava alle sei con la messa in questo Santuario; poi si andava a scuola. Altri tempi, certo, ma l’amore alla Madonna può riunire ancora le varie generazioni e questo dovrebbe fare l’AC che è famiglia di ragazzi, giovani ed adulti.
Il sindaco esprime la sua gioia nell’essere presente a questo incontro, in questo luogo che l’amministrazione ha voluto riportare alla bellezza originaria e manifesta la stima per il lavoro che l’AC porta avanti nel paese per la crescita spirituale e l’armonia civile.
Pierluigi Vito ringrazia quanti hanno lavorato per restaurare il santuario, facendone un tempio di fede e bellezza; quindi ha ribadito l’invito ai soci di Azione Cattolica a essere sempre più uniti nella fraternità, a spendersi nel servizio della propria comunità e a voler bene ai nostri parroci. E nella ricorrenza del Corpus Domini, testimoniare la passione per l’eucaristia, che ci fa unico popolo in cammino sulle orme di Cristo.
Dopo le foto ricordo (qui la gallery completa) all’esterno del Santuario ci si trasferisce alla scuola delle maestre Pie Filippini dove le amiche di Ischia hanno preparato un ricco buffet . È l’occasione per incontrarsi con più calma. per raccontarsi esperienze, condividere progetti e darsi nuovi appuntamenti.
A cominciare da giovedì 2 Giugno, a Capodimonte, per concludere a livello diocesano l’anno associativo, dicendo: ” È più bello insieme!”