L’Azione Cattolica della Diocesi di Viterbo ricorda con affetto il caro don Tito Monanni

La Presidenza dell’Azione Cattolica di Viterbo e l’associazione tutta desidera ricordare e ringraziare l’amato don Tito Monanni. 

Sei stato il nostro prete del Concilio e sabato 15 agosto, nel giorno dell’Assunzione di Maria, è stato celebrato il tuo funerale.

Un giorno speciale è stato scelto per te, caro don Tito, quello in cui, ci ha ricordato Papa Francesco nell’Angelus, la speranza si accende, perché, se una donna è salita in cielo in corpo e anima, ci sarà posto anche per noi in Paradiso. In realtà bastava parlarti per pochi minuti che già quel cielo, meta futura, si presagiva dal tuo sguardo sempre accogliente. Hai lasciato un segno in chiunque ti ha conosciuto perché la Chiesa, come diceva San Paolo VI, non ha bisogno di maestri ma di testimoni.

E la tua vita è stata una bella testimonianza di servizio alla Chiesa non solo svolgendo la funzione di parroco nelle diverse sedi di Acquapendente, Vetralla, Piansano, Blera, Grotte di Castro, ma accompagnando i laici attraverso il servizio di assistente di Azione Cattolica.

Tutto il tuo ministero sacerdotale è stato attraversato da questo mandato (e da una sviscerale passione per il laicato), prima come assistente parrocchiale, poi come assistente diocesano e regionale.

Hai sempre celebrato la vita con profonda umanità, amando -come ha ricordato pure il vescovo Lino Fumagalli durante l’omelia del tuo funerale- il tuo sacerdozio: “don Tito era prete ed era contento di essere prete”.

Ma il tuo sacerdozio non era autoreferenziale, non era una toga contenta di stare all’ombra del campanile, ma si faceva pane spezzato verso tutti.

Non ti stancavi mai di offrire a chiunque la possibilità di incontrare l’abbraccio di Dio Padre.

Parlavi con chiunque, la tua rubrica telefonica era gonfia (rigorosamente cartacea), traboccante di foglietti volanti, hai sposato centinaia di giovani e riuscivi a tessere relazioni con tutti, senza pregiudizi.

Partivi in quarta sempre, anche con la macchina, e solo negli ultimi anni il tuo andare si è rallentato per continui problemi di salute e, per ultimo, per colpa di un male troppo grande.

Anche se avevi compiuto a maggio 88 anni, rimarrai per sempre per tutti noi un prete giovane perdutamente innamorato di Dio. Ci mancherai! A tutti noi laici di AC di questa diocesi e a tutte le persone di AC seminate in tutta l’Italia che ti hanno conosciuto e che in questi giorni ci stanno scrivendo per ricordarti con profonda gratitudine.

Ci mancherà la tua passione capace di infervorare, di motivare, di andare oltre il pessimismo per cogliere la volontà di Dio e il meglio che Dio vuole per ognuno di noi.

Ci mancheranno le tue “tre cose da dire”, lo statuto spaginato dell’AC sempre sottobraccio, il cammino formativo solcato da profonde sottolineature, la tua voce musicale che solo in questi due anni si era fatta più tremante e incline alla commozione.

Ciao amato don Tito, ti lasciamo andare a godere la compagnia di Dio, ma sentiamo ancora la tua mano sulla nostra spalla”.

L’Azione Cattolica Diocesi di Viterbo