Martedì 4 agosto, nella sua abitazione a Rieti, il Vescovo Mons. Lorenzo Chiarinelli – vescovo emerito della Diocesi di Viterbo – ha concluso la sua esistenza terrena all’età di 85 anni.
Il 4 agosto alle ore 12,00 le campane delle chiese della città di Rieti hanno suonato rintocchi funebri per salutare il Vescovo emerito.
Il 5 Agosto, a partire dalle ore 15,00 la camera ardente è stata allestita nella Basilica della Quercia e le esequie presiedute dal Vescovo di Viterbo Lino Fumagalli si tengono alle ore 17 sempre alla Quercia.
L’Azione cattolica di Viterbo, mentre accompagna con la preghiera il ritorno alla casa del Padre del Vescovo Monsignor Lorenzo Chiarinelli, ricorda con animo grato il periodo in cui è stato vescovo della nostra città ed è stato molto vicino all’Azione Cattolica con la sua presenza e con il suo incoraggiamento.
Sacerdote e Vescovo di profonda cultura e intensa vita spirituale, con Lui se ne va una guida esemplare e un maestro insuperabile di vita e di amore alla Chiesa.
Fu ordinato sacerdote a Rieti il 15 settembre 1957. Dopo aver conseguito la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, con specializzazione presso la Pontificia Università Lateranense, ha svolto numerosi compiti a Rieti come insegnante di Religione, di Filosofia, di Etica e di Antropologia culturale, come Responsabile di numerosi Uffici e come Vicario Generale.
A livello nazionale è stato dal 1967 Vice Assistente della FUCI e, successivamente, del “Movimento dei Laureati” e del rinnovato “Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale” (MEIC).
Per 15 anni è stato docente di Patristica e Letteratura Cristiana presso l’Istituto di Catechesi Missionaria della Pontificia Università Urbaniana (Roma).
Consacrato Vescovo nel 1983, ha retto la Diocesi di Sora- Aquino-Pontecorvo fino al 1993, quando è stato trasferito alla Diocesi di Aversa (1994-1997).
Nel 1997 fu nominato Vescovo di Viterbo.
Durante il suo episcopato, nella Conferenza Episcopale Italiana ha ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede e la Catechesi conducendo la verifica e la redazione definitiva del “catechismi” della CEI. È stato membro della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo e Presidente del Comitato Scientifico Organizzatore delle Settimane dei Cattolici Italiani. In questa veste ha condotto nell’ottobre 2004 la 44° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema “Democrazia: nuovi scenari –nuovi poteri”.
Per la Santa Sede è stato membro della Congregazione dei Vescovi e membro della Congregazione per le Cause dei Santi.
Fece il suo ingresso a Viterbo il 04 ottobre 1997 e ha guidato questa nostra Chiesa per 14 anni, fino al febbraio 2011, quando presentò le dimissioni per raggiunti limiti di età.
Fu l’artefice della Visita Pastorale del Papa Benedetto XVI a Viterbo e Bagnoregio il 06 settembre 2009.
Il suo episcopato nella nostra Diocesi è stato generoso e appassionato, il suo magistero ricco e illuminato, con una particolare attenzione all’impegno di educazione nella fede. Scriveva: “C’è una mentalità da cambiare, c’è una prassi da rinnovare, c’è un itinerario da tracciare con lucidità e competenza e da percorrere con coerenza e tenacia … Tocca a noi annunciare, proporre, incarnare nell’oggi la novità dell’evangelizzazione, della catechesi, della celebrazione, della testimonianza che l’esperienza di fede, antica e sempre nuova, possiede … Anche se la strada sembra più lunga, più impegnativa, più faticosa non tiratevi indietro: la meta è una vita cristiana più seria, più vera, più autentica…”.
Con la nostra Chiesa ha mantenuto sempre un legame stretto di affetto e di amicizia, e non sono mancate numerose occasione in cui in questi anni lo abbiamo visto tornare tra noi per incontri e celebrazioni.
Salutando la nostra Chiesa nel 2011, ci consegnò una breve e intensa lettera. In questo momento, in cui il saluto si fa definitivo in attesa di rivederci in cielo, è bello riascoltare le sue parole: “È giunto il momento del saluto… Il saluto di chi parte non ha bisogno di molte parole… E dal cuore, dove si coltiva “l’essenziale che è invisibile agli occhi”, sento in questo momento zampillare un’onda che grida: Questa Chiesa l’ho amata!… Dirvi questo, con sincerità e umiltà, mi basta. E lo dico a tutti… Vivete, amate la Chiesa! … Anche se dovesse portare il segno degli anni; se avesse il volto rugoso, le vesti consunte, i passi incerti… Ma nel suo cuore c’è sempre Dio! Anzi, Dio è il suo cuore!… Amate questa Chiesa viterbese con la sua storia e la sua geografia, con la sua arte e la sua santità, le sue memorie e le sue speranze…. Amatela come una Madre, una sorella, una figlia… Vi abbraccio ad uno ad uno e tutti benedico con amore”.
È la consegna che ci lascia. È l’impegno che vogliamo prendere.
Il Vescovo Lino, il Presbiterio e l’intera comunità ecclesiale di Viterbo si stringono con affetto intorno ai familiari del Vescovo Lorenzo, ringraziano il Signore per averlo avuto pastore, amico e padre e lo affidano all’amore infinito di Dio perché “lo ammetta a godere la luce del Suo volto”.