Ritessere il filo della memoria, ritornare ad aprire lo scrigno che conserva un’eredità preziosa che è orgoglio e responsabilità insieme.
Queste le ragioni di fondo che hanno portato la Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica viterbese a cogliere la suggestione della data del 150.mo anniversario della fondazione per progettare “Bisogna agire!”, una mostra di natura storica, che ci riporta all’epoca in cui il giovane Mario Fani, nobile viterbese, appena 21enne ebbe l’idea di una Società della Gioventù Cattolica Italiana. Era il 1868, quando Viterbo era ancora territorio dello Stato Pontificio e già si pensava a come i cattolici della Penisola potessero essere uniti per diffondere con maggior coraggio il seme buono del Vangelo: da qui nacque il primo germoglio di quella rigogliosa pianta che è stata ed è l’Azione Cattolica Italiana: il “Circolo Santa Rosa”. Il soccorso ai bisognosi, l’impegno per l’alfabetizzazione, la promozione della cultura come strumento di cittadinanza, l’animazione e la diffusione delle pratiche religiose furono le principali attività di un’esperienza che ancora rimane attuale per definire uno stile di appartenenza alla Chiesa e di presenza nel mondo.
La mostra storica, curata dal Cedido (il Centro di Documentazione Diocesano, guidato dal prof. Luciano Osbat), promossa dalla Diocesi di Viterbo, finanziata dalla Fondazione Carivit, verrà inaugurata dal vescovo di Viterbo, mons. Lino Fumagalli, sabato 7 aprile alle ore 16 presso la chiesa dei Santi Giacomo e Martino in via Saffi (lato piazza Fontana Grande, a pochi passi dalla casa del fondatore, Mario Fani), nei locali gentilmente concessi da don Ivo Bruni, parroco di Sant’Angelo in Spatha. Interverrà, a nome dell’Azione Cattolica Italiana il membro più giovane della Presidenza Nazionale, Lorenzo Zardi; giovane come era Mario Fani all’inizio di questa avventura lunga 150 anni.
“Due i motivi che ci hanno spinto a celebrare questo momento” dice la presidente diocesana dell’Azione Cattolica, Carla Lamanna. “Il primo è quello di custodire la memoria dell’originaria intuizione di un’associazione che ha dato (e continua a dare) frutti di santità da un secolo e mezzo. Il secondo, quello di rendere il territorio viterbese consapevole del fatto che custodisce i natali di un’esperienza pioniera dell’aggregarsi dei laici cristiani. Il ritornare alle origini non è spolverare l’argenteria, ma scavare in profondità per trovare le ragioni di un’identità, comprenderne il valore nell’oggi, come pure il senso delle scelte che segnano il cammino”.
La mostra resterà aperta tutti i sabati dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19 fino all’8 dicembre 2018. Sono previste aperture straordinarie durante l’estate e in occasioni di eventi di particolare rilevanza; come pure in occasione delle visite dei soci di Azione Cattolica che da diverse parrocchie e diocesi d’Italia (da Milano a Lamezia Terme) in questi mesi stanno venendo a rendere omaggio a Mario e Fani e Santa Rosa per questo particolare giubileo associativo.